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Ricky Warwick & Damon Johnson – Padiglione 14 – Collegno (Torino) – 6.5.2016 PDF Stampa E-mail
Martedì 10 Maggio 2016 17:26 MaZZo   

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( 5 Voti )

Due uomini, due chitarre, tanta passione. I più intransigenti direbbero che dovrebbe essere sempre così. Questo hanno portato sul palco Ricky Warwick e Damon Johnson nei pressi di Torino. Ricky è una faccia ben nota al pubblico italiano, ha portato i suoi tatuaggi in giro per l’Italia un sacco di volte. Quando i suoi The Almighty fecero da supporto agli Iron Maiden, nel 1993, il riscontro fu così buono che la band si convinse a tornare da sola l’anno successivo. Poi successero molte cose. Prima le voci di un possibile ingresso di Warwick negli Iron Maiden al posto di Bruce Dickinson, poi lo scarso successo di pubblico che ebbero i successivi album. Dal 1996 The Almighty attaccano e staccano la spina ogni paio di anni, ma nel frattempo Ricky ha sostituito più che degnamente nientepopodimeno che Phil Lynnot nei Thin Lizzy, poi trasformatisi in Black Star Riders. Damon e Ricky si sono incontrati proprio nei Black Star Riders, ma il lungo crinito chitarrista dell’Alabama aveva già alle spalle una fior di carriera come esecutore, con i Brother Cane e con Alice Cooper, ma anche come compositore (ad esempio per Stevie Nicks e Carlos Santana). Lo show che hanno portato in Italia è costruito sul loro buonumore, sulla voglia si suonare insieme, sulla loro passione per il rock e sulla loro bravura, sia come cantanti sia come chitarristi. I pezzi sono cucinati e serviti ad hoc ogni sera… Dai grandi classici dei Thin Lizzy come ‘Are You Ready’, ‘Jailbreak’, ‘Dancing in the Moonlight’, ‘The Boys Are Back in Town’ e ‘Borderline’, all’immancabile ‘Whiskey in the Jar’. Non sono mancati nemmeno i pezzi dei Black Star Riders. Da ‘The Killer Instinct’ a ‘Finest Hour’, presi dal secondo album, alla bellissima ‘Kingdom of the Lost’, a ‘Bound for Glory’ e ‘All Hell Breaks Loose’, estratti dal primo disco. Ma i nostri non si limitano ad attingere da queste due band. La militanza di Johnson nella band di Alice Cooper ci regala come secondo brano della serata una strepitosa ‘I'm Eighteen’, mentre le sue origini ci portano a ‘Sweet Home Alabama’ dei Lynyrd Skynyrd. C’è spazio per un paio di brani dai dischi solisti di Damon, e per alcune inserti dalla carriera solista di Ricky e dei The Almighty, ma anche per ‘Ace of Spades’ dei Motörhead e ‘Born to Run’ di Springsteen. Davvero una serata di buona musica con due eccellenti artisti del panorama internazionale. Peccato che l’abbiano goduta pochi intenditori che sono accorsi al Padaglione 14.

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La Redazione di Eddie's.